Un Monumento all’alcoolismo

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Si, ok, lo so che la gente che ci trovi è davvero insopportabile. Non ditelo a me. Chi nasce introverso ha un buon 50% di possibilità di sviluppare una forte misantropia. Ma se avete la forza di ignorare tutto il campionario di varia fighetteria che vi gira intorno, c’è un posto a Genova che vale la pena di godersi, soprattutto in questa stagione. Parlo del bar Monumento. Dopo anni di frequentazione, sono in grado di rivelarvi alcuni trucchi: arrivarci molto presto, tipo 5 del pomeriggio, nei giorni infrasettimanali, in modo da potersi accaparrare i posti a sedere di fronte alla balaustra e per evitare la musica da discoteca assordante (quella la mettono dopo le 18.30). Girare la sedia verso il mare, per meglio ignorare le persone che transitano dal bar. Stendere le gambe e appoggiare i piedi alla balaustra. Ingurgitare un cuba libre fresco. Portarsi 1, massimo 2, amici scelti, meglio se sanno godersi il silenzio e, quando parlano, dicono cose intelligenti e/o divertenti. Portarsi da fumare (sigaro, sigarette, pipa, fate voi), occhiali da sole e un libro a scelta (per esperienza poesie e racconti brevi di Bukowski funzionano bene).
Questi sono gli ingredienti ideali. Dopo un paio di pomeriggi così, sarete pronti a fare delle variazioni. Dopo un paio di mesi sarete perfino disposti ad affrontare le caotiche domeniche, spintonandovi al bar con una massa di buzzurri trendy. Dopo la prima stagione completa, se seguirete le regole descritte, arriverete a celebrare la riapertura primaverile del Monumento. Dopo qualche anno arriverete a farvi scattare una foto col vostro compagno di sbronze e a scriverne sul vostro blog. Buon divertimento.

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