Skywalking

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Io davvero non so che cazzo prende ai ragazzi russi. Da quelle parti imperversa ‘sta nuova moda, lo Skywalking che, contrariamente a quanto ho sempre pensato (ci ho evidentemente speso mesi della triste mia vita passata a riflettere sulla questione) non significa portare il caschettino biondo, prendersi una cotta per la propria sorella e tentare di uccidere il proprio padre (nei manuali di psicologia trovi Edipo, Elettra e Luke).

No, lo Skywalking è un comportamento tanto idiota quanto semplice. Arrampicarsi su monumenti, palazzi, obelischi, ponti, torri, pennacchi e chi più ne ha più ne metta, tutto rigorosamente senza protezioni e, preferibilmente, con una fotocamera ad immortalare il tutto. Altrimenti diventa come la famosa storia dell’albero che se cade nella sua cazzo di foresta e nessuno lo sente, allora etc etc.

Il guaio è che, sebbene ci siano dei virtuosi dell’arte, diventati noti un po’ in tutto il mondo, i meno bravi (o gli inevitabili imitatori) non hanno molti tentativi a disposizione per fare pratica nelle suddette cazzate: perdi una vita e game over, altro che Playstation. Sempre che non esista la metempsicosi che allora inizi una nuova partita, ma non voglio addentrarmi in questioni religiose, quindi facciamo finta di no.

Questi ragazzetti russi, a fare ‘sto skywalking, rischiano seriamente di lasciarci la pelle, come potete vedere dalla piccola selezione di foto che ho incluso (e vi risparmio i video). Pregiatissimo materiale da Darwin Awards, di prima qualità. Se non altro come hobby non hanno scelto di lanciare sassi dal cavalcavia, la vita che rischiano di stroncare è solo la loro, per fortuna.

Sempre che, cadendo, non si spatascino sopra qualche passante, ci mancherebbe pure questo, sai il malumore del malcapitato nel morire in un modo così idiota? A me girerebbero vorticosamente i coglioni. Ma per fortuna non vivo in Russia, e non prevedo nemmeno un viaggio nell’immediato futuro. Con un po’ di culo, quando mi capiterà di andare da quelle parti, questi geni si saranno già estinti in modo acrobatico, oppure avranno messo un po’ di sale in quella loro zucca troppo zuccherata dalla vodka.

Amen.

AGGIORNAMENTO – Aggiungo ancora qualche riflessione.
I più famosi tra questi ragazzini vogliono fare arte di queste loro “performances“, si definiscono fotografi, organizzano mostre. Forse io non sono pronto per questo tipo di arte, soprattutto se mette a rischio vite. Abituati come siamo a photoshop è facile dimenticare la realtà dietro all’immagine e cogliere solo la meraviglia visiva. Poi però ci penso a quello che hanno fatto per scattare quelle foto e allora mi monta un po’ di rabbia.

Devo ammettere che la prima volta che ho visto queste foto io, che soffro anche di vertigini, ho avuto un moto di paura. Sono molto impressionanti. E in questo devo dire che mi hanno molto colpito, tanto da scriverci un post, almeno. E quindi, in qualche modo, hanno avuto successo i ragazzetti, nel loro intento. Ma lo stesso non mi sento di avallare un modo così stupido di cercare la celebrità.

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