Self and the City

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Adesso ho capito. Ho finalmente capito perché, fondamentalmente, "Sex and the City" mi sta antipatico. No, non c’entra il fatto che non sono donna, e neppure gay, checché ne dicano le solite malelingue. Certo, se davvero mi fottesse qualcosa dell’ultimo meraviglioso paio di sandaletti sfoggiati da "Faccia da cavallo" Parker, beh, allora magari guarderei la serie con maggiore interesse. Ma qui sto parlando d’antipatia, non di noia. Cristo, ormai dovreste conoscermi, lo sapete che in tv sono capace di guardare TUTTO. E quando dico TUTTO intendo dire QUASI TUTTO. Pure io ho dei princìpi.

In fondo SATC (come la chiamano gli intimi, o quelli che ne hanno per il belino di passare ore alla tastiera) non è scritta male. E comunque se uno si ricorda gli occhiali di Dwayne Wayne, ha perso ogni diritto a fare lo schizzinoso in fatto di telefilm. Per tutti gli altri c’è ancora una speranza.
Ma dicevamo. Ho capito perché sono sempre stato pervaso da una certa qual voglia di tirare padellate in faccia a tutti i protagonisti di SATC. E non solo per infierire sulla faccia della Parker, c’è di più.

Quello che mi dà fastidio, e mi ci sono voluti anni per mettere a fuoco, è lo sfrenato elogio dell’egoismo. Tutti i personaggi principali (maschi e femmine, sia inteso, non solo le quattro allegre zoccole metropolitane) sono talmente ripiegati su loro stessi da non avere coscienza di ciò che accade all’esterno. Impiegano così tanto tempo, ed energie, a concentrarsi sulla loro felicità, sui loro desideri, sui loro casini, e sulle loro immancabili regole, da non accorgersi che, così facendo, piantano sul percorso paletti davvero molto difficili da seguire.* Perfino da loro stessi, figurarsi poi da eventuali altri. Amici, amori o amanti che siano.

"Faccia da cavallo", alla fine, non è affascinante, è patetica. Non è adorabile, è odiosa. E con lei tutte le altre e gli altri. Anche gli uomini, per quanto poco rilevanti nella serie, partecipano allo stesso copione. Il fatto che la serie sia piuttosto "witty" (mi piace questo vocabolo inglese, in italiano si più rendere con una parola diversa ma anch’essa molto bella: "arguta") è un’aggravante, non un valore aggiunto. Perché la misura d’intelligenza utilizzata per scrivere la serie è stata messa al servizio di valori negativi. La conoscete no la faccenda dei talenti, vero? Non fatemi rispolverare la Bibbia, chissà dov’è finita!

Per concludere in modo breve e sintetico (troppo tardi, ormai, temo): Sex and the City è il Dimonio. E se seguite il suo insegnamento perverso finirete all’inferno.

* So che qualcuno sarà tentato di rinfacciare a me questa stessa frase. A costoro dico: fatevi i cazzi vostri!

Sarah Jessica "Faccia da Cavallo" Parker: davvero volete che costei sia il modello di donna che la vostra ragazza seguirà? Fatevi un favore, distruggete la vostra TV. O se non potete fare a meno di 90° Minuto, cancellate La7 e Comedy Central dai vostri canali, tanto la vostra compagna non riuscirà mai a risintonizzarli.

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