Rumori di fondo

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Ho iniziato quasi per caso. Sono sempre stato abituato a lavorare con dei rumori di fondo, sarà perché vivo in una strada a sei corsie, non so. Ho sempre studiato con il walkman, ho sempre avuto la tv accesa in camera, anche e soprattutto quando non la guardavo.

Scrivendo la tesi avevo bisogno di un canale non impegnativo (prima o poi scriverò “le regole d’oro della TV di sottofondo”, ad esempio non c’è nulla di meglio di Euronews con audio italiano per stimolare un bel pisolino). Ho deciso di provare BBC One, forse perché da poche settimane aveva iniziato a trasmettere in chiaro, o forse per osmotizzare (eh?) la cadenza inglese senza concentrarmi sulla tv.

Credevo che la BBC di mattino fosse innocua, credevo di poter svolgere tranquillamente il mio lavoro. Credevo che anonimi programmi sulla ristrutturazione di case, sul giardinaggio e sull’antiquariato, non mi avrebbero impegnato la mente. Mi sbagliavo.

Sono diventato inglese. Peggio. sono diventato una casalinga inglese. No, non esistono casalinghe inglesi. Sono diventato un pensionato amante del fai da te (in inglese DIY, do it yourself). Inglese.

Quei bastardi sono riusciti a rendere guardabili programmi basati sui suddetti succulenti argomenti. Ci hanno fatto dei quiz show!

La tesi ristagna un pò, ma in compenso so molte più cose sulle ceramiche inglesi, sui mille modi per pitturare una parete o su cos’è e a cosa serve l’MDF.

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