Ritorno al passato, cioé al futuro

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Sarà che tutto è cambiato. Sarà che tutto è cambiato tutto insieme. Sarà forse che i cambiamenti finora non sono stati proprio il mio forte. Sarà anche che il mio "tutto" per altri può essere anche solo "qualcosa" o perfino "poco", ma in fondo gli altri che ne cazzo ne sanno. Ma in questi ultimi tempi mi sono sentito un po’ stordito. Stordito buono e stordito cattivo.

Un po’ come essere pesantemente sotto acido, e nella confusione del momento immaginare di vedere la donna più bella dell’universo e l’uomo più brutto del mondo che fanno a gara per farmi un pompino. Ecco cosa intendo per stordito buono e stordito cattivo. In questo preciso ordine, eh, non facciamo confusione.

Insomma è un periodo un po’ awanagana, per millantamila motivi. I migliori motivi della mia vita.

Per questo forse ho sentito di ripartire dalle cose che ho sempre ritenuto mie, i miei film, la mia musica. Nella mia casa nuova, ho ripreso ad ascoltare i Queen, dopo tanto tempo, e i Doors. Ho rivisto Ritorno al Futuro, tutti e tre. Non capolavori, ok, ma sono i miei film, la mia musica. E ho cantato, dopo tanto tempo.

Tutte cose che facevo da ragazzino, tutte cose che hanno accompagnato la mia adolescenza, fino a traghettarmi all’età successiva. E che m’è venuto spontaneo riprendere, come punto di ripartenza.

Next level: ready, set… let’s go!

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