Riassunto delle puntate precedenti

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I Lacustri di Los Angeles hanno perso, alla fine. Tutto secondo il nuovo copione che il regista ha consegnato agli attori. Mi piaceva di più la primalakers stesura, quella che prevedeva una vittoria dei gialloviola in 4 partite, ma è più giusto così. Cinque individui non fanno una squadra, neppure se tra i cinque ci sono almeno due campioni. Non ho avuto il coraggio di vedere il quarto quarto, l’ho fatto scorrere con l’avanti veloce, almeno il mio fastidio è durato otto volte meno. Non ero infastidito dalla sconfitta, sia chiaro: era l’atteggiamento dei giocatori che mi risultava odioso. Si può perdere in diverse maniere ma loro hanno scelto la più sgradevole. Avrei preferito che saltassero loro i nervi e sputassero agli avversari (una reazione qualsiasi) piuttosto che vederli così poco interessati all’esito della serie.

La filosofia che ha ispirato i Lakers (o almeno Kobe e Shaq) nella finale era: tiro io per levare a te la possibilità di segnare. Per questo Kobe ha provato a fare il fenomeno sempre e comunque, per questo Shaq minacciava fisicamente i compagni più impressionabili per avere tutti i palloni che varcavano la metà campo. Per questo nessuno si è preoccupato di prendere rimbalzi, fare assist, piazzare blocchi per i compagni o accennare una difesa credibile.
Tanto il dinamico duo sapeva che alla fine della stagione uno tra loro sarebbe stato salutato dalla dirigenza. Meglio vincere un titolo da solo piuttosto che dividerlo ancora col rivale. Si, ma siete così sicuri di arrivare a giocarvelo ancora questo benedetto titolo?

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