Quella roba dei delfini

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Non sono mai stato tipo da prendere e andare un giorno intero ad avvistare animali. Premesso ciò, qualche settimana fa ho preso e sono andato un giorno intero ad avvistare animali. Cetacei per la precisione. In realtà ci sono andato perché adoro le gite in battello. E perché ad invitarmi sono state due splendide ragazze. Mica una, eh, due, il sogno di ogni uomo con valori appena accettabili d’ormoni. Ma essendo un signore non m’addentrerò in particolari piccanti su questa vicenda. Particolari che, al momento, non ho affatto voglia d’inventare.

Ma veniamo agli animali. Oh, non ci crederete, ma avvistare mammiferi di grosse dimensioni che nuotano liberamente in mare aperto, è davvero una figata. Soprattutto quando non si tratta di Panchin. Che comunque in acqua fa anche lui una qual degna figura. Ma non è la stessa cosa, fidatevi.

Lo ammetto, non sono mai stato un grande amante degli animali. Quando vado in giro per boschi attiro teneri scoiattolini batuffolosi e con mossa repentina li catturo e mi ci soffio il naso come fossero Kleenex. Poi li appallottolo e ci do fuoco, prima di buttarli su un cumulo di foglie secche. Nel caso fosse marzo, e di foglie secche non se ne trovassero in giro, me le porto da casa all’uopo. E tutta questa trafila solo per non dover frugare dentro lo zaino, che si sa che i fazzolettini finiscono sempre in fondo, per una legge di gravità tutta loro. L’incendio invece è uno sfizio personale. Insomma, la natura non è il mio forte.

L’altro giorno, però, pure un cinico bastardo come me è riuscito a emozionarsi. Il momento prima sono lì a studiare l’angolo migliore per il sole che se il battello va verso ovest di mattina e torna ad est alla sera che palle vuol dire che il sole ce lo becchiamo sempre di spalle. E dopo un secondo mi ritrovo abbracciato al sosia brutto di Michael Moore a indicare in lacrime un puntino nero nel mare, e ad esclamare "oooooh" con una partecipazione inferiore soltanto alle esclamazioni di stupore e meraviglia che solitamente le signore riservano alle spose che escono dall’auto sul selciato davanti alla chiesa. Sarete stati a un matrimonio? E allora sapete di cosa sto parlando.

Solo che qui l’ipotetica sposa è scesa dalla macchina per otto ore di fila. E ogni "ooooh" era più intenso del precedente. "Guarda, il delfino!", "guarda, ancora il delfino!", "guarda, sempre lui!". Per inciso, alcuni delfini continuano a saltare fuori dall’acqua, affiancati ai battelli, soltanto per sentire le esclamazioni cretine di noi spettatori. Chissà quante risate si fanno.

Se anche voi volete esclamare "ooohh" come dei cretini, oppure volete farvi due risate alle nostre spalle, beh, è il vostro giorno fortunato, cocchi. Che il vecchio Hardla ha filmato tutto. Certo, non è stata una mia idea, fosse stato per me avrei continuato a fare altre 85 foto a pinne dorsali che a turno sbucavano fuori dal pelo dell’acqua. Poi m’han detto "ma perché non fai un filmino?" e mi sono messo a piangere per la semplicità dell’osservazione e per come io avevo sino a quel momento sprecato tempo e batterie della digitale.

Ecco il filmino. Ma prima, visto che mi sento generoso, nonostante tutto il mondo stia andando in vacanza e porca zozza le mie due piccole sfigatelle settimanine di ferie iniziano tra 8 giorni, beh visto che sono così buono vi regalo una foto che ho scattato il giorno dei delfini. Delfini qui non se ne vedono, però c’è una formazione di ondine davvero stupenda, anche per i colori. Se volete usatela come sfondo del desktop, o almeno questo è l’uso che ne faccio io. Ma non è l’unico possibile: ad esempio mi suggeriscono che è ottima anche come carta da parati un po’ optical. Basta stamparne 500 copie, e sperare non s’esaurisca la cartuccia del cyan.

E adesso ecco il filmino, per davvero.

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