Prodi è Genoano

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Copio e incollo da Nube Che Corre, così ne approfitto per fare un po’ di pubblicità al Blog Genoano Definitivo, che un posto dove si può discutere liberamente e in modo preferibilmente poco serio delle vicende del Vecchio Balordo. Eppoi oggi non avevo proprio voglia di scrivere qualcosa di nuovo.

Carlos Aguilera in uno dei suoi spassosissimi travestimenti da Alex Britti, mentre ordina 5 Rum Cooler al barista dello stadio.

E con questa sola notizia voglio vedere chi oserà più parlare male del nostro grandioso governo di centrosinistra. Altro che sovraffollamento delle carceri, il recente provvedimento di Indulto aveva uno e un solo scopo. Far tornare il Pato Aguilera a Genova. E pace se per farlo ritornare qui, dove è più amato, si sono dovuti liberare miliardi di serial killer, se uno è tanto stupido da farsi accoppare, beh, sono solo cazzi suoi. L’importante è che Pato possa tornare a Genova. Ah si!

Perché è da anni che noi vecchi nostalgici vogliamo vederlo sulle tribune del Ferraris, intervistato da Pinuccio Brenzini. Senza rischiare che venga arrestato da sbirri, doriani senz’altro, che non sanno apprezzare un buon coca-party in compagnia di professioniste del divertimento erotico.

Cioé, da quando spaccio di cocaina e sfruttamento della prostituzione sono reati perseguibili? E’ quello che accade in qualsiasi discoteca ogni weekend. In pratica si può dire che Aguilera avesse degli interessi nell’industria dell’intrattenimento. In fondo non ha ucciso nessuno. E il suo giardiniere mica era un mafioso ricercato, no?
Vabbè, eccovi la notizia.

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L’indulto "libera" Pato Aguilera

Doveva scontare 2 anni di reclusione

L’indulto fa sorridere anche nel mondo del calcio: l’ex giocatore Pato Aguilera (ha giocato in Genoa e Torino) è stato liberato dalle accuse relative allo sfruttamento della prostituzione e allo spaccio di stupefacenti, grazie al provvedimento preso dal governo. L’uruguaiano doveva scontare, dal 1996, due anni di reclusione ed ora potrà tornare liberamente in Italia senza il rischio di essere arrestato.

Pato Aguilera fa gol alla giustizia italiana. L’ex attaccante di Torino e Genoa era stato accusato di sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti, che gli costarono (nel 1996) la condanna a due anni di reclusione, mai scontati, visto che il giocatore è sempre stato all’estero.
Ora può tornare in Italia quando vuole e senza nessun rischio, visto che l’indulto ha cancellato la sua condanna, e l’ha reso un uomo libero a tutti gli effetti.

Aguilera arrivò in Italia nel 1989 con la maglia del Genoa, dove restò per 3 stagioni mettendo a segno 33 reti, due delle quali restano nella storia del calcio italiano. Il 18 marzo 1992 segnò una doppietta ad Anfield Road, che valse la prima vittoria di una nostra squadra sul campo del Liverpool. Alla fine di quella stagione si trasferì al Torino: 31 partite e 12 gol nella prima annata, poi 6 gare senza reti e l’addio al calcio italiano.

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E già che ci sono eccovi il filmato del gol del 2-1 del Pato a Liverpool.

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