Parola di arternativo

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Oggi vi parlo un po’ di ARTErnativa. Si, ancora! Ma stavolta ho un buon motivo per farlo. Dovete sapere che noi siamo un trio, all’erta e pieni di brio. Ogni domenica, quando non seguiamo la scia, ci accertiamo che un meganoide non ci spii, e pubblichiamo una rubrica via mail: ARTErnativa appunto.

Ma il settimo giorno qualcuno perferisce riposare, noi invece ci facciamo un culo così per diffondere il verbo, e pure qualche sostantivo, toh. A maggior ragione dovremmo poter sfruttare gli altri sei: allora Spassky pensò al blog, e il blog fu. Io lo vidi, decisi che era cosa buona e giusta, e anch’io feci un blog. In verità in verità vi dico che Alberto è persona cauta e prudente. I suoi talenti non li punta sul cavallo che gli suggerisce la prima baldracca che incontra all’ippodromo, di solito aspetta la terza baldracca prima di scommettere. E non vi dico quando deve uccidere il vitello grasso, ne sceglie uno piccolo e magro, dallo sguardo dolce e indifeso, e lo ingozza per mesi, prima di squartarlo orribilmente.
Alberto si prese del tempo per riflettere, lavorò anche il settimo giorno, per molte settimane, giocò ai cavalli, anche se i consigli delle baldracche non erano più affidabili come una volta. Allevò, ingrassò e uccise svariati vitelli.
Poi, giorni fa, dopo mesi di riflessione, ci radunò a casa sua, moltiplicò dell’acqua dal rubinetto, e la separò dal té freddo. Poi riunì acqua e té freddo e ci dissetò. Si cambiò la maglietta, sporca di sangue di vitello, grasso. E infine disse:
"In verità in verità vi dico: aprirò un blog, ho deciso che è cosa buona e giusta, cazzo. E lo aprirò alle 00:00 del 1 Ottobre".
Io e Spassky ci guardammo negli occhi, mancavano ancora tre ore.
Poi dissi: "In verità in verità ti dico: non puoi farlo ora? è venerdì, e i vicoli pullulano di donne da redimere e alcoolici da moltiplicare"
Egli si prese del tempo per rispondere. Brutto segno.
"Il blog si chiamerà Seaweeds, Alghe, per motivi che solo io posso comprendere. O magari anche un enigmista dilettante"
Facemmo la sua volontà e aspettammo.
Alle 00:00 del 1 Ottobre, Seaweeds fu.

Per celebrare questa sacra nascita il gruppo, uno e trino, di ARTErnativa vi regala un arretrato…

Stefano Di Giovanni detto ‘Sassetta’
"Fulmine Divino sfida il terribile Uomo Talpa"
1444
olio su tavola
Louvre, Parigi


Signori, siete di fronte ad un autentico pezzo raro. Non sono molti i fumetti del ‘400 giunti fino a noi. Ancora meno quelli di supereroi. Il motivo è semplice, la produzione calò drasticamente quando la Santa Inquisizione ordinò che i protagonisti buoni dovevano per forza essere Santi o, perlomeno, Beati. Il pubblico non gradì questo cambio editoriale.
Uno dei pochi a sopravvivere fu "L’incredibile Fulmine Divino", soprattutto grazie alla bravura degli sceneggiatori.
Quella che presentiamo è la copertina del numero 46, in cui il Fulmine scopre finalmente il nascondiglio del suo arcinemico, il Terribile Uomo Talpa. L’Uomo Talpa, vedendosi scoperto, cerca di scappare da un tunnel secondario, mettendo nel panico la popolazione di Firenze. Notate l’arguzia del Fulmine nell’accorgersi che il nascondiglio del suo nemico non poteva che essere l’unico palazzo in città privo di finestre e con le porte alte 40cm.

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