Ode al Cialtrone

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Io adoro il Cialtrone. Adoro anche la parola "cialtrone", ma soprattutto adoro il significato che io le attribuisco. Potrei andare su un qualche dizionario online a cercare la definizione esatta, ma 1) non ne ho voglia, 2) non m’importa. Quello che importa è ciò che per me un cialtrone rappresenta.

Il Geometra Calboni, quello di Fantozzi. Lui è un cialtrone. Soprattutto nella sua incarnazione di Giuseppe Anatrelli. Un cialtrone spettacolare. Se avete visto i film sapete di che parlo, altrimenti che cazzo ci state a fare qui? Andatevene nei forum online di punto croce. Oh.
E vergognatevi.

Altro cialtrone meraviglioso è Michael Caine, in alcuni film, non in tutti quelli che ha fatto. In "Senza Indizio" è uno Sherlock Holmes guitto e cialtrone. Un attorucolo assoldato dal Dottor Watson per interpretare la parte del detective davanti a polizia e giornalisti, lasciando libero il geniale Watson di indagare indisurbato. Una delle scene più meravigliose della Storia del Cinema Universale, ma anche dell’Ariston, e forse pure dell’Odeon (ma non so mica), è quella del "Mambo Manciuriano". Potrei stare qui ore e raccontarvela per bene, con sfumature e cazzate varie, ma 1) non ne ho voglia e 2) l’ho messa online, così ve la vedete senza starmi a rompere le balle con le sfumature e cazzate varie. Oh.

Ma un attore che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla cialtroneria è senza dubbio Chevy Chase. Non tutti lo conoscono e, diciamocelo francamente, non tutti i suoi film meritano di essere visti. Ma in tutte le occasioni è stato un cialtrone formidabile. Talmente convincente da far sospettare che, insomma, magari non è un attore poi così bravo, che forse lui è proprio così cialtrone nella vita. Il suo film che preferisco, è Fletch. E, guarda un po’, siete fortunati che c’ho pure il trailer. Che però è in inglese, quindi v’arrangiate.

Adoro Chevy Chase. Perchè forse nel mio animo sono un po’ cialtrone anch’io, o vorrei esserlo, o forse lo sono ma non lo so e vorrei esserlo ma di più di quello che sono ma che non so d’essere. Oppure no. Ma, uno così, come lui, giusto al cinema lo apprezzi perché se te lo ritrovi come collega d’ufficio, tutti i giorni, il divertimento credo si consumi piuttosto in fretta. Come i tuoi coglioni, uguale uguale.

Questi sono i primi cialtroni che mi sono venuti in mente, quelli che più m’hanno aiutato nei lunghi anni bui della mia formazione adolescenziale, che in effetti non s’è ancora conclusa. Ma sicuramente me ne sono dimenticato di notevoli, tipo chennesò il signor Zampetti dei Ragazzi della 3a C. O anche Jerry Calà, perbacco! Quel gran cazzone di Jerry Calà.
Mi volete fate un favore? Si? No? Si? Se vi vengono in mente altri cialtroni, me li dite?
Eddai…
Su…
Che poi magari ci scappa il sondaggione…
Dai…

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