Mi presento

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Ok, la parte facile è andata. Mi sono divertito a fare il layout del blog. Ora iniziano i veri problemi. Non è mica facile gestire uno strumento simile.

Mi spiego: non ho particolari problemi a raccontare ciò che penso o faccio. In fondo non mi aspetto di ricevere molte visite esterne, più che altro i soliti amici ai quali sono solito parlare di ciò che mi frulla per la testa. Però un blog è sotto gli occhi di tutti, potenzialmente. Non ha senso aprirne uno sperando che non lo veda nessuno, tanto varrebbe usare carta e matita.

Qual’è la linea di separazione tra gli appunti che scrivi su un blocchetto e un messaggio pubblicato su internet? La visibilità, ovviamente. E questa visibilità si porta dietro delle responsabilità. Non parlo di onestà, in fondo è facile essere onesto su un blog. A volte è più semplice essere onesti con gli sconosciuti che con le persone a cui tieni.

Ne parlavamo proprio un paio di sere fa, vero Pablo? Spesso nei rapporti interpersonali la sincerità reciproca è un optional non richiesto. Fare finta di niente, in certe situazioni, è la cosa più facile. Giusto, sbagliato? Non è che mi importi molto. La giustizia non è un valore assoluto, cambia con le situazioni. Persino uccidere può essere giusto in certi casi, altrimenti non esisterebbe la legittima difesa.

Ecco, stavo quasi per perdere il filo del discorso. In realtà quello che volevo dire è che può essere facile comunicare con gli altri, persino se si scrivono delle menzogne. Altro paio di maniche è farlo bene. Lo confesso, non sono mai stato troppo bravo a scrivere. Ma capisco che sia importante esprimersi in maniera dignitosa, almeno per dare la possibilità alle persone cui ti rivolgi di capire ciò che stai dicendo.

In questo blog cercherò di essere sincero, divertente, ermetico, depresso, noioso, strano, bugiardo, brillante, perplesso e non solo. In modo decoroso, però.

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