Manda un SMS al…

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  • "Forza Toro e spero che l’assassino di Tommaso non si veda più"
  • "Evelin ti amo, il tuo lupacchiotto"
  • "Un saluto a Rocco Barbaro"
  • "Ciao Tommy, quelli che ti hanno portato via sono delle bestie"
  • "Simo 6 mitica, forza juve"

Questi messaggi scorrevano su RAI2 verso le 16.15 di ieri. Ieri, su RAI2, a quell’ora, c’era "Quelli che… il calcio". Tra un gol, un’imitazione, le tette della Ridolfi, un pistolotto di Alberoni, un rutto di Califano, la regia trovava modo di deliziarci con queste meravigliose perle di saggezza spicciola.

Stesso giorno, Canale5. Ore diciassettecinquantaequalcosa, fine di Buona Domenica. Mentre i ballerini sullo sfondo sgomitano per essere inquadrati, Maurizio Costanzo si congeda con questa illuminante frase:

"Sono arrivati 14 mila SMS e questo significa una grande partecipazione per Tommaso".

La cosa peggiore è che ha ragione. Siamo finalmente riusciti a inventare un meccanismo per quantificare la gioia, la commozione, il dolore, i sentimenti della gggente, con la tripla g minuscola. Il numero di SMS ricevuti. Geniale. La tua squadra ha vinto? Manda un SMS. Hanno ucciso un bambino? Manda un SMS. Non hai niente da dire?
MANDA
UN
FOTTUTO
ESSE
EMME
ESSE

La colpa non è della gente. Non posso accusare qualcuno di voler spacciare urbi et orbi le proprie banalità. E soprattutto non posso farlo dalle pagine di un blog, mentre scrivo un’invettiva altrettanto banale, sperando che tutto il mondo la legga. Sarebbe ipocrita. I ragazzetti che scrivono "Kikka TVB" a MTV o a All Music sono gli stessi che riempono pagine e pagine di blog coi racconti delle loro sfighe scolastiche. A me va bene. Non li leggo, non mi piacciono, ma va bene.

La colpa è di chi decide di basare un programma tv, o parte di esso, sull’invio compulsivo di messaggi, spesso costosissimi, che non verranno mai letti da nessuno. Che qualcuno voglia testimoniare il proprio turbamento per la vicenda del bimbo rapito lo trovo anche comprensibile. Ma che si faccia in programmi con ballerine scosciate e vip di serie B che ballano la Macarena, beh, è di cattivo gusto.

Quando si parla di tv rumenta, il signor Mauriziocostanzosciò tira fuori la favoletta del pubblico sovrano. Il pubblico non è sovrano, il pubblico non decide un cazzo. Sono gli autori che scelgono come impostare un programma. Se tu vuoi mettere le ballerine in perizoma, non puoi invitare la gente a mandarti SMS di dolore. Cioé, lo puoi fare, è ovvio: sei tu che decidi. Ma è una porcata.

Che poi questi SMS spesso non servono a nulla. Se non a far guadagnare all’emittente e agli operatori telefonici qualche altro spicciolo. Scorrono veloci in fondo allo schermo. Vengono letti solo dai gonzi che li hanno spediti, per avere l’illusione di  essere lì in tivvì a ballare il Tuca Tuca con Costantino. Capirei ci fosse dietro una beneficienza, se i soldi dei messaggi fossero destinati a opere meritevoli. In questi casi, a mio avviso, il fine può giustificare il mezzo. Ma in tutti gli altri casi, aiutano solo a rimpinguare le casse di Publitalia e affini. E, non chiamandomi Piersilvio, Simona o Mauriziocostanzo, quest’opera non mi sembra poi così meritevole dei miei soldi.

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