Luttazzi è sospeso

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Non voglio entrare troppo nel merito della sospensione del programma. A mio avviso la libertà di parola c’entra abbastanza poco. Semplicemente Luttazzi ha costretto il suo editore nella condizione di un genitore che deve scegliere quale dei due figli punire. E visto che ad attaccar briga è stato uno solo, beh, la scelta è stata piuttosto ovvia. Ha semplicemente difeso i suoi interessi, nulla di scandaloso.

Per me Luttazzi è un genio. Anzi un Genio, con la G maiuscola. Ho adorato i suoi libri, le sue invenzioni surreali, il suo umorismo spiazzante, cinico, cattivo e volgare. Mi piace quando la risata arriva da una direzione che non t’aspetti, quando sei sorpreso dalla battute, non come certi comici che la battuta la senti arrivare ancor prima che abbiano iniziato ad aprir bocca, che sai già dove andranno a parare.

Ecco, il fatto è che Luttazzi deve riconoscere che chi ha deciso la sospensione di Decameron, gli ha reso un grandissimo favore. In primo luogo scatenando un putiferio mediatico intorno alla sua persona. E poi, cosa più importante, cancellando un programma senza motivo d’esistere. Il succo di un programma comico dovrebbe essere far ridere gli spettatori. Decameron, invece, avrebbe tranquillamente potuto essere intitolato "Luttazzi torna in tv e si toglie i sassolini dalle scarpe".

Praticamente un monologo di un’ora in cui Luttazzi, in modi neppure troppo fantasiosi, si impegna a sfanculare i suoi nemici. E, per quanto possa essere d’accordo con lui, non significa che mi diverta a sentirlo. Semplicemente non fa ridere. L’esilio l’ha cambiato, in peggio purtroppo.

Rivoglio il genio surreale di Magazine3.

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