Le Diapositive della Germania

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E’ che m’hanno detto: "Embé! Della Germania non scrivi niente?". E io sarei pure tentato di fare un post in cui dico che la Germania è una Repubblica Federale Parlamentare, vasta 357.030 Km2, che secondo stime del 2005 ha circa 82 milioni e mezzo d’abitanti. E magari butto lì che confina con Francia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca etc. etc. Me la caverei con poco, bastrebbe copiaincollare qualche roba da internient.

Ma il fatto è che lo scorso weekend me ne sono andato in Germania, come del resto dovreste già sapere, visto che l’ho scritto nell’introduzione del post precendete. E se invece non lo sapete, adesso ve ne andate dietro il monitor e guardate il muro stando zitti zitti fino a quando non vi richiamo io. Oh.
E visto che non c’ho neppure tanta voglia di scrivere, adesso vi sedete comodi e vi beccate le diapositive. Come nelle peggiori riunioni di famiglia.

Mogli e Buoi dei Land Tuoi

Le foto elettorali hanno sempre un ché di affascinante. Dal punto di vista scientifico, dico. Vedi certe facce che se Lombroso fosse nel cast di SiEssAi avremmo già i colpevoli per le prossime dieci serie. E solo con i candidati delle prossime consultazioni. Ma anche senza Lombroso e SiEssAi comunque ce la caviamo bene, quanto a colpevoli. Semmai metterli dentro è più laborioso, ma questo è un altro discorso.

Il fatto è che partendo da Genova mi sono trovato davanti una foto 5×3 di Ignazio La Russa. No, dico, 5×3 metri, mica centimetri. Guardate che non è un bello spettacolo, soprattutto di prima mattina. Mi sono ripreso solo in un autogrill svizzero, contento per essermi lasciato alle spalle tutte le balle elettorali.
O almeno credevo, che invece anche nel Land del Baden-Wutt… del Baden-Vutten… vabbé quello lì dove c’è Stoccarda, dicevo, anche lì ci sono le elezioni. E anche lì, in quanto a facce, non scherzano mica.

Prendete questo bel bocconcino a lato, tale Ute Vogt. Questo è il suo manifesto elettorale, e mai come in questo caso è giusto dire che l’espressione è tutto un programma. Programma elettorale, appunto. Non so, appena l’ho vista m’è venuta una gran voglia di indossare una tuta borchiata in latex, una museruola e un collare con guinzaglio. Essì che a me il sado-maso fa pure un po’ schifo. Ha uno sguardo da mistress cattivissima, insomma, sul manifesto mancava giusto un fumetto che dice "Votami, bastardo! Altrimenti vengo da te e ti fustigo a sangue sui coglioni".

Per non parlare del mitico Dr. Noll, da noi sospettato delle peggio perversioni possibili. E dico solo che per me è un pediatra, non aggiungo altro per non ripetere keyword che a Spassky tempo fa sono costate care.


Andiamo dal Dottore

A proposito del Dr. Noll, è abbastanza strano vedere un manifesto elettorale in cui il cognome è preceduto dal titolo, e non dal nome. Bah, si vede che in Germania sono più formali. La conferma l’abbiamo avuta nel centro di Stoccarda. Perché una roba simile su un manifesto elettorale passi pure, ma sull’insegna di un cinema porno barra sexyshop, beh, ha dell’incredibile.

Però, in effetti, non è un’idea del tutto cretina. Insomma, io nel cinema porno del Dr. Müller ci andrei più tranquillo, mi immagino un ambiente ben sterilizzato, in cui dopo la proiezione non sei costretto a buttare via le scarpe, o peggio i vestiti, per paura dei fluidi che irrimediabilmente si sono depositati sopra. Magari ti danno anche dei comodi pappagalli monouso, o qualcos’altro che non riesco neppure a immaginare.

E non dimentichiamo che è pure un sexy-shop, e che se ti va bene c’è il dottore in persona a servirti. Con una professionalità che sarà indubbiamente superiore allo standard del settore. E se ti capitano imbarazzanti incidenti con bottiglie di vetro (e a chi non succedono questi incidenti, dai confessatelo, brutti maiali), beh, si va tutti quanti dal Dr. Müller, che almeno non ti guarda strano e non chiama tutti gli infermieri a farsi due risate, come invece succede al Pronto Soccorso.


Manovre Fluidificanti

E già che abbiamo parlato di fluidi corporei, vogliamo dissertare un po’ di piscio? Lo sapete, no, che in Germania ci sono i mondiali, quest’estate? Eccheccentra, mi direte voi…. Dai, ditelo, su, se avete il coraggio! C’entra… c’entra, vi sembra che io dica le cose a vanvera? Vabbé, lasciamo perdere.

E’ che io un pisciatoio così non l’avevo mai visto. Stupendo. Un piccolo campo di calcio, una porta e una palletta rossa appesa alla traversa con un filo. Lo scopo di questo marchingegno? Beh, fare gol, ovvio. Come? Perbacco, un po’ di fantasia: insomma, volendo escludere che qualcuno si chini a tirare bicellate a una palletta messa in mezzo a un orinatoio, quale altro espediente si può inventare per spingere la palla in rete?
Se ancora non ci siete arrivati, ecco il canonico aiutino: i tedeschi bevono birra, molta birra, taaaanta birra. Nebbia totale? Eh dormiteci su stanotte, domani vi sveglierete con la soluzione, garantito.


Amici Miei

Dai, in questo post ho scritto una marea di cazzate. Oh, niente di male, sia chiaro. Ma il fatto è che io e altri amici ci siamo premurati di farci trovare presenti proprio lo scorso weekend, in quel di Nürtingen (Stoccarda), e non perché non avevamo un cazzo da fare, cosa che peraltro poteva anche essere vera. Questa cosa aveva un significato ben preciso.

E’ che quando un amico come Dedee decide di andare a vivere dall’altra parte del mondo, beh, è quanto meno doveroso andare a rendergli onori e gloria. Come i tre Re Magi, solo che eravamo in quattro e non abbiamo recato alcun dono. E per dirla tutta, Dedee non ce lo vedo proprio nei panni di Gesù bambino, gli starebbero stretti.

Era doveroso, anche se festeggerà pure a Genova, fra pochi giorni. Era doveroso perché una cosa così non capita tanto spesso: non la partenza di Dedee, ormai ci siamo abituati, se ne va sempre da qualche parte, no dico il fatto che offra da bere a tutti e per tutta la sera (e anche oltre, a ben vedere, visto che il mobile-bar a casa sua è stato alacremente saccheggiato a più riprese).

Ho imparato che i genovesi non amano mostrare le loro emozioni, se proprio non sono costretti dagli eventi. In fondo, prima che tu voli per l’Australia, De, ci toccherà festeggiare ancora una volta. Poi, magari, dopo, ripenseremo a questi giorni, non senza un velo di nostalgia. Ma mica perché te ne vai, che hai capito? E’ che chissà quanto tempo passerà prima che tu ci offra da bere aggratis e per tutta la sera. In fondo, semmu de Zena, no?

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