La solita storiella del bicchiere mezzo pieno

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"Questo bicchiere è mezzo pieno"
Me ne stavo seduto al bancone del solito bar. Da solo. Davanti a me un bicchiere, in cui riposava un ottimo whisky scozzese, sedici anni, corposo, torbato. Uno spettacolo per il palato e per l’anima. Stava lì, riposava nel bicchiere. Pazzesco, pure i whisky hanno bisogno di riposare.

"Si, si. Questo bicchiere è decisamente mezzo pieno"
Non so perché continuavo a ripetere questa frase assurda. E’ che a volte capita di ripetere frasi assude, senza motivo. La vita va così.

"Questo bicchiere è mezzo pieno"
"Questo bicchiere è mezzo pieno"
. Un mantra.
"Questo bicchiere è mezzo pieno". Ci stavo riuscendo. Ormai me n’ero convinto.

"No, ti sbagli. Questo bicchiere è mezzo vuoto". Cazzo. Era Gianni. Manco me n’ero accorto. Intorno a me s’era radunato un gruppetto di curiosi. Alcuni guardavano me, altri guardavano il bicchiere. Pino guardava il whisky, che continuava a riposare.

"Si, c’ha ragione Gianni. Il bicchiere è mezzo vuoto". Diciamocelo, Riccardo non ha mai avuto molta fantasia. Sempre a ripetere le opinioni altrui.

"Il bicchiere contiene una quantità di whisky pari alla metà del suo volume". L’ingegnere, il solito precisino del cazzo.

"Nel bicchiere ce n’è quanto ce ne deve essere, e non rompete". Il barista, che temeva si contestasse il suo lavoro.

"Quello è un bicchiere di whisky?". Carlo non capiva mai niente. Carlo parlava a sproposito, era fatto così. Lo si sapeva. Il whisky continuava a riposare, nonostante tutto. Chissà come diavolo faceva, in mezzo a tutta quella confusione.

"A me il whisky non piace, ma il bicchiere è proprio brutto". Elisa, che iddìo la benedica. Adoro il suo lato frivolo. Di Elisa, dico. Ma anche di Dio, se esite.

"Mezzo pieno o mezzo vuoto è un falso problema, basta che sia sufficiente". Il filosofo da bar, ci mancava lui.

"Perché state tutti a guardare un bicchiere di whisky?". Chiara, in ritardo come al solito. Ma c’era qualcuno che si facesse i cazzi suoi, in quel bar?

Poi entrò uno, mai visto. Uno biondo, alto. Si guardò intorno, con sicurezza. Uno sguardo deciso ma non necessariamente antipatico. E perciò ancora più odioso. Prese il bicchiere e bevve il whisky, lentamente, gustandoselo fino alla fine. Poi posò il bicchiere sul bancone, davanti a me, come prima.

"Barista, un altro bicchiere di whisky, uguale a questo". E andò a sedersi ai tavolini. Pure gli altri se ne andarono. Rimasi lì, solo, seduto al bancone. Come prima.

"Il bicchiere è vuoto".

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