La profezia del tappeto

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Questo potrebbe essere il post più importante che abbia mai scritto, quindi v’invito a soppesarlo con una certa attenzione. Perché l’argomento è serio e le sue ripercussioni potenzialmente sconvolgenti.

Il fatto è che con un minimo d’attenzione in più, IO AVREI POTUTO EVITARE L’11 SETTEMBRE. Si lo so, è un’affermazione forte, e detta così sembra la mia solita bufala. Ma aspettate a darmi del cazzàro, che ora vi spiego.

Io ho da moltissimi anni un tappetino scendiletto, ha girato qualsiasi stanza della casa, me lo trovo sempre tra i piedi, e più volte ho rischiato la vita scivolandoci sopra. L’ho sempre visto ma non l’ho mai osservato attentamente. Guardate anche voi.

Visto niente? No? Provate a guardare più nel dettaglio. Ci sono due strutture identiche, gemelle, che vengono attraversate da quattro figure che somigliano inquietantemente ad aeroplani. No, dico. E’ pazzesco.

Quando ho capito qual’era il vero disegno sul tappeto, per poco non cadevo dalla tazza del cesso (essì, nei suoi giri il tappetino è finito in bagno, dove attualmente risiede).

Capite? Fossi stato un po’ più pronto nel recepire il messaggio, forse avrei potuto evitare migliaia di morti, per non parlare delle due guerre che ne sono derivate.

Ma forse un messaggio come questo è un po’ come una profezia di Nostradamus, che diventa chiarissima quando ormai gli eventi descritti hanno già avuto luogo. Forse davvero non avrei potuto fare niente per impedire quella tragedia.

Ma a questo punto sono attanagliato da dubbi pressanti, che forse mai avranno risposta: chi è l’ignoto tessitore che ha voluto mandare un avvertimento, seppur in forma alquanto bizzarra, al mondo intero? Sperava davvero che saremmo riusciti a decifrarlo? Non poteva ricamare una frase su quel tappeto? E chissà se si sarebbe mai immaginato che il suo preziosissimo messaggio d’allarme sarebbe andato a finire sul pavimento di un cesso a Genova?

Chissà….

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