LA LEGGENDA DEGLI ORRENDI MANGIATORI DI ANIME CHE VENGONO DALLE SCUOLE MEDIE

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Ci sono persone che sembrano spuntare da un passato remoto per succhiarti l’anima. Mi sembra di essere stato gentile ed educato, ma altrettanto chiaro, nella mia comunicazione non verbale. Forse adopero dei modi troppo sofisticati per far capire a lorsignori il semplice messaggio che non me ne frega un benemerito cazzo di loro. Non mi hanno fatto niente, sia chiaro. Solo che non abbiamo niente da dirci. Se a loro non importa, beh, a me si. Esperienze comuni ci hanno legato in una stagione lontana della mia vita. Punto. Non mi va di rispolverare i soliti aneddoti, sempre gli stessi, sempre fermi all’infanzia. Come in un film che si blocca sempre dopo i primi 15 minuti e, invece che cambiare pellicola, si riavvolge la cassetta e si guarda di nuovo dall’inizio. E forse sono l’unico a percepire l’inutilità del gesto. Loro sembrano contenti, soddisfattiImmagine trovata su Explodingdog.com di riguardare quei 15 minuti. Non è un brutto quarto d’ora, d’accordo. Ma ormai lo sappiamo a memoria e, se proprio non c’è verso di proseguire nella visione, allora è meglio fare dell’altro.

Tristi, estremamente tristi. Inconsapevolmente grigi. Felici nell’ignoranza. Orgogliosi nella mediocrità. Paladini della noia. Rappresentano la parte più brutta di me. Non li voglio vedere perchè ho paura di riconoscermi in loro. Ho paura di tornare bambino e di dimenticare tutto quello che ho imparato nel frattempo.Sono cambiato, anche parecchio, ma incontrandoli ritorno ad essere un Andrea che non c’è più. Poi me ne accorgo, e per rimediare, mi trasformo in un me stesso che mai è esistito, non così. Una persona che non mi piace affatto. Non riesco ad essere il me attuale, quello che finalmente ora riesco ad accettare e apprezzare.

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