Il Negro Cattivo

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"Uhmmadonna! Ha scritto NEGRO! Hardla è un razzista di mmerda."

Dai, un bell’argomento controverso per sciacquare la melassa del post precedente.
Fa un certo effetto leggere "negro" da qualche parte, ancor più sentirlo dire, vero? Ma non è stato sempre così, in effetti. Molti, me compreso, si sono dovuti abituare a evitare quella certa parola. E non senza fatica, devo ammettere. E questo non perché io sia un razzista di mmerda, dubito di poter odiare qualcuno con la stessa forza con cui a volte odio me stesso, figurarsi diversi milioni di persone in tutto il mondo. Troppa fatica.

No, il fatto è che quando io ero bambino, "negro" era la parola con cui venivano indicati quelli che oggi sono "neri" o "afroamericani" o qualsiasi sia la definizione corretta al momento. Non c’era il minimo sospetto che potesse essere un termine offensivo, era semplicemente l’unico utilizzabile. E quindi lo utilizzavamo, tutti.
Addirittura nel film Il Principe Cerca Moglie, con Eddie Murphy, c’è un evento organizzato dalla comunità afroamericana: in italiano è stato tradotto "La Settimana Della Consapevolezza Negra". No, dico. La Settimana Della CONSAPEVOLEZZA NEGRA. Dai, cazzo, è un ossimoro! Fateci caso la prossima volta che lo passano in TV. E’ stridente. E stiamo parlando del 1988, mica troppo tempo fa.

Però mi chiedo: quando "negro" è diventato un termine Cattivo? Con la C maiuscola, dico. E come ci si è giunti? Sospetto c’entri il Politicamente Corretto dei ’90. Importato dagli USA, come pure la distinzione "nigger" – "black". Perché non so se qui da noi era così sentita.

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