Il Miracolo del Natale

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La ormai tradizionale orgia di cibo e strenne, l’affanno prenatalizio (o meglio prenatale, anche per l’affinità a un difficile parto) per la ricerca di doni vacui a persone che li riceveranno con sorrisi di circostanza per poi riciclarli a lontani cugini che non vedono mai, che apriranno il pacchetto e cinguetteranno con voce stridula e tono appena un po’ troppo alto "graaaaaziieeeee, caaaaaarooooo", simulando un entusiasmo leggermente sovradimensionato per il dono e l’occasione, ma lo sappiamo tutti che in quel momento stanno pensando "ma guarda te che minchiata, speriamo non s’accorga che mi fa cagare" mentre noi in quello stesso momento stiamo aprendo un’altra puttanata riciclata che ci dovrà piacere tantissimo per 2 interi minuti, il tempo standard di apprezzamento di un regalo per evitare che l’altro ci sgami, per poi finire in fondo a un mobile in attesa di sorti migliori, possibilmente molto distanti da casa nostra. Tutte queste cose ci fanno dimenticare che il Natale è soprattutto una Festività Religiosa.

Sorpresi, vero? Anche io stento a ricordarlo. Che lo sappiamo tutti che Natale è il Compleanno di Babbo Natale, ma spesso dimentichiamo che Babbo Natale è  San Nicola e quindi la festa è in realtà religiosa, no? Che poi San Nicola di notte cambia nome, si mette un costume rosso e va in giro per i tetti altrui. Un po’ come un Batman strafatto di peyote.

Come? Ah, Natale NON è il compleanno di Babbo Natale? Ah, no? Sicuri? E’ il compleanno di Gesù? Ah, è meglio dire La Natività di Gesù? Perché? Fa più fico? Occhei. Allora, lo sappiamo tutti che il Natale in realtà è quella cosa lì di Gesù. E tutto il resto è fuffa strumentale alle multinazionali americane, vero? Bene.

Che poi ci stupiamo se Gesù è costretto ad apparire nei posti più improbabili, per ricordare al mondo della sua esistenza. E qui si potrebbe intavolare una dotta dissertazione sul Panteismo di Giordano Bruno e le sue differenze con quello di Spinoza. Per non parlare di Eraclito che certo non era cristiano, quindi è già fuori gioco in partenza. Perché la verità è che se partiamo dal principio che Dio è Ovunque, rimane comunque misterioso il motivo che spinge il figlio suo prediletto a comparire in posti decisamente inusuali, come il Culo Di Un Cane.

Cioè, ok. E’ il Figlio di Dio, quindi può fare un po’ quello che vuole. Ma a me sembra una scelta di marketing oltremodo azzardata. Mi spiego. Immaginatevi tutte quelle vecchiette con lo scialle sulla testa  che pregano in adorazione del sedere di un botolo qualunque.

Dai, non è una bella immagine. Se proprio devi apparire, non dico di farlo sul seno di Adriana Lima, che sarebbe forse sconveniente, ma non so, magari in un posto bello e maestoso, una parete delle Dolomiti, la Cascate del Niagara. Perché proprio nel Culo Di Un Cane?

Vabbene. Troppe domande, la religione non è razionalità. E’ soprattutto passiva accettazione di un mistero. Ed è bella per questo motivo, che ognuno la può interpretare un po’ come cacchio vuole, e certe cose nessuno le conosce sul serio. Più che altro si spera e si tira a indovinare sui misteri della Fede.

Per cui se Iddìo ha scelto di far apparire l’immagine di suo figlio nel sedere di un cane, avrà avuto i suoi buoni motivi. Inutile fare domande.

Certo che però… il culo di un cane. Mah….

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