Il Grande Macello

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La Marcuzzi c’ha le tette grosse. Ecco, così ho attirato la vostra attenzione, che lo so che del Grande Fratello non ve ne frega un cazzo.

E già che parliamo di tette, accendiamo un cero per la prima eliminata, la troietta trevigiana (uh bello, quanto mi piace l’allitterazione, è una delle mie figure retoriche preferite, dopo la figura di merda e la figurina Panini dello scudetto del Genoa). Giovanna, simpatica quanto un attacco di emorroidi, ha dovuto abbandonare la Casa. Di lei rimarranno scolpite indelebili nella nostra memoria le foto sexy (a lato) comparse su internient e le polemiche del parroco del suo paesino, che evidentemente laggiù è l’unico che non è riuscito a farsela, tanto c’aveva il dente avvelenato. E poi basta, che nella casa non ha fatto un cazzo.
Ha vinto Elena, simpatica quanto un virus intestinale che ti viene il primo giorno di campeggio e non ti molla per due settimane. Occhi di ghiaccio e lineamenti tanto caratteristici da ricordare alcuni ritratti di Picasso. Inquietante.

Sono entrati due nuovi concorrenti. Come la settimana scorsa, neppure stavolta vi risparmio le mie impressioni.

Leila: la figa esotica. Dopo il successo di Carolina Marconi gli autori hanno dovuto cambiare genere, mi immagino la loro fatica nel fare tutti quei casting zeppi di fighe dai paesi più fantasiosi, non li invidio. Tunisina, musulmana, porta il velo. Anzi, ne porta sette, per poi toglierseli lentamente quando fa per gli amici la danza del ventre nel locale arabo sotto casa. La rivedremo, per parecchio tempo.


Pier Renato: a parte il nome, diciamo, particolare, che si può dire di un uomo che somiglia a Rocco Papaleo? Ha 32 anni, è medico, ed è la classica persona che a prima vista puoi amare, odiare, o trovare indifferente. Da tenere d’occhio, ma con moderazione, vista la rara bruttezza.

In nomination: Franco, l’uomo più odioso del mondo, il poeta della porta accanto; Francesca, la 21enne di mezza età, vittima della sua parrucchiera; Augusto, che con gli inquilini non s’è giocato ancora la sua carta più notevole, il rapimento, forse voleva che lo si giudicasse per quello che è, e infatti è stato nominato alla prima occasione.

Puntata frenetica, la Marcuzzi lancia televoti a raffica, fa entrare e uscire gente dalla casa manco fosse il Grand Hotel, apre buste, legge buste, grida, ride, fa sorprese, inaugura finalmente la parte Chic della casa, conduce prove, salta, lancia collegamenti e televendite e trova pure il tempo per fare autoironia consigliando a Lucio, che soffre di dissenteria, certi suoi Bifidus
Tutto questo mettendoci 45 minuti in meno di una puntata media di Barbara D’Urso. La prossima puntata gli autori dovranno faticare di più per coglierla impreparata, chennesò, una olimipiade improvvisata tra gli ospiti in studio, un circo a tre piste nel giardino della casa, roba del genere…
Se finisce la droga, però è fottuta…

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