Il consiglio della sera

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"Se attivate una linea telefonica fissa, cercate di farlo a nome di un parente morto " – HARDLA

Lo so, è difficile, le noie burocratiche probabilmente non lo consentono. Ma vale la pena tentare, per due semplici motivi.

1. Sarete in grado di riconoscere immediatamente i seccatori che pescano il vostro nome dall’elenco telefonico e che, probabilmente, vi vogliono vendere qualcosa.
2. Alla domanda "Parlo con il sig. Antani?", potrete rispondere "no, mi dispiace, è deceduto".

A questo punto saranno ben pochi i temerari che tenteranno lo stesso di farti sottoscrivere la nuova tariffa 3per3uguale9 (vendere un abbonamento al Corriere di Borzonasca, offrire una prova gratis dell’aspirapolvere Succhiotutt). E quei pochi getteranno immediatamente la spugna quando farete intendere che il lutto è sopraggiunto da poco. In genere io mi fermo qui, a risultato raggiunto.

Ma se volete assecondare la vostra vena istrionica, potrete simulare scene di commozione, pianti, racconti isterici di come il nonno amasse leggere il Corriere di Borzonasca sul terrazzo dopo pranzo, e che ora la sola vista della locandina in edicola ti suscita ricordi vividi e dolorosissimi. Magari anche un po’ di rabbia per il fato crudele che ti ha strappato il tuo nonno preferito alla verde età di centotre anni, che sono sempre i migliori che se ne vanno, e di nuovo lacrime. O magari chiedere dei suggerimenti sulle esquie del caro estinto, non so, il colore del marmo, uno o due lumini, cose di questo genere. Se sarete bravi riuscirete persino a farvi cancellare dal database. Altrimenti l’ignaro interlocutore metterà una nota affianco al vostro nome. "Richiamare tra due mesi". Meglio di niente.

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