Harry ti presento Ellie

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Harry ti presento SallyUna decina di orgasmi all’ora, gemito più gemito meno. Duecentocinquanta al giorno, festivi inclusi. Tutti veri. E’ il curioso fardello che deve sopportare la signorina Ellie Allen, 28 anni, secondo quanto riportato dall’autorevole organo di stampa inglese News of The World. Che oltre ad essere un album dei Queen è pure il nome di un tabloid, uno di quei giornaletti britannici pieni di donne nude, scandali sessuali, la vita di Beckham e di Posh Spice e le ultime cazzate combinate della Famiglia Reale. Purtroppo l’articolo inglese non sono riuscito a trovarlo. Al limite vi posso linkare la notizia presa dal sito de "Il Giornale", scusandomi con voi se l’autorevolezza della testata italiana non è al livello della fonte originale.

Cioé, adesso si scopre che esiste una Sindrome di Eccitamento Sessuale Permanente. Che poi il nome mi sembra anche piuttosto inesatto, detta così sembra più la definizione di tutto il genere maschile. Non so, si potrebbe chiamare in altro modo, Sindrome del Godimento Estremamente Facilitato, oppure Sindrome dell’Orgasmo Mostruosamente Reiterato, una roba del genere, non so.

Che poi m’è venuta in mente un’altra cosa, che dall’articolo non si evince, e potrebbe essere anche un pensiero molto inquietante. Cioé, questa sindrome colpisce solo le donne? No perché già non dev’essere facile stare vicino a una donna che gode ogni sei minuti, da sola, ma pensate che schifo se al posto della donna ci fosse un uomo. Con tutti gli annessi e connessi che non ho voglia di discutere in questa sede, ma che se ci penso …bleah…

Secondo quel geniaccio del dottor David Goldmeier dell’ospedale Vattelapesca di Londra la situazione "creerebbe forte disagio e stress". Sticazzi. Questo è indubbimante vero, pur non negando qualche piacevole vantaggino. Ma io sono un inguaribile ottimista, alla tizia poteva andare peggio, molto peggio. Poteva essere colta, sempre ogni sei minuti, dall’impellente necessità di prodursi in rumorosissime e fetide flautolenze. Quello si che sarebbe stato un vero dramma.

Comunque sono felice che non sia stata pubblicata la marca di antidepressivi responsabili di questo casino. Che va bene spiegare tutti i disagi e bla bla bla, ma non si sa mai…  non vorrei che milioni di donne in tutto il mondo siano tentate di sospendere il trattamento senza un doveroso consulto col proprio medico….

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