E che…

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E che è uno di quei giorni che ti sveglia il campanello e vai ad aprire e ti trovi davanti Jamiroquai che suona quel suo funky un po’ finto, e non puoi non ballare. E che apri la finestra e non ti importa se fa freddo. E che la tua gatta furba ha voglia di correre per il corridoio e ti metti laggiù in fondo a cronometrarla, per vedere se batte il suo record. E che per pranzo mangi merluzzo pucciato nel té Earl Gray, agitato non mescolato. E che la sigaretta, in una solenne cerimonia di seppuku, si accende da sola e ti salta in bocca dal lato giusto. E che ti guardi allo specchio e riesci finalmente a vederti. E che non sai dove sei e non t’importa. E che arriva la pioggia e spegne il fuoco dai monti dietro casa, e che i piromani se ne vanno via tutti zuppi e incazzati. E che ti accorgi di scrivere cose senza senso che ti descrivono benissimo. E che venne il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò. E che schiacci "pubblica post" e vaffanculo.

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