Aspetti positivi della crisi

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Oggi mi faccio serio, per affrontare un argomento che tutti, in misure differenti, sentiamo. Forse ve ne sarete accorti anche voi, ma oh, c’è la crisi. E la crisi significa aziende che chiudono, che si ridimensionano, che falliscono. Persone che perdono il posto di lavoro, vengono licenziate, cassaintegrate. Per non parlare di quelli che il lavoro non ce l’avevano neppure prima.

Insomma è un gran casino. In un contesto simile non c’è proprio da stare allegri, alla faccia di tutte le previsioni degli economisti in tivù. Però anche in questo clima depresso, se proprio andiamo a guardare bene, si possono trovare degli spunti di ottimismo, dei risvolti piacevoli di un fenomeno così serio.

Ad esempio è di qualche giorno fa la decisione del management che gestisce i parchi di divertimento della Disney, di licenziare tutti gli addetti di uno specifico settore. Triste, lo so. La crisi colpisce ancora.

Ma questo è il classico caso in cui il sacrificio di pochi contribuisce al bene di molti, come dicono i vulcaniani. Da qualche giorno, infatti, i parchi Disney, sono privi di addetti specializzati alla rimozione dei topless dalle foto souvenir.

Cioé, la faccenda andava grossomodo così, provo a spiegarla con ordine perché il discorso è delicato, se non riuscite a seguire fatemi pure delle domande: ci sono tizie, che dio le benedica, che di loro spontanea volontà e per motivi a me ignoti, decidono di condividere le proprie tette col resto dell’umanità, facendosi fotografare topless in quel punto delle montagne russe, generalmente il più spaventoso, in cui ti viene scattata automaticamente una foto ricordo.

E’ un passatempo come un altro, magari un po’ bizzarro, ne convengo, ma che non fa male a nessuno. Ma la Disney, ben 10 anni fa, decise di assumere degli addetti specializzati, dei tizi il cui unico compito era guardarsi tutte le foto in cerca di tette da censurare. Vorrei qui ricordare che Walt Disney in persona, a suo tempo, venne sospettato di forti simpatie naziste. Quindi questa arbitraria e gravissima censura ad opera della ditta che porta il suo nome, non dovrebbe stupirci più di tanto.

Sinceramente non riesco a provare dolore per gli addetti licenziati. Si, ok, avete perso il posto. Ma per dieci anni ve la siete spassata. Benvenuti nel mondo reale.

Sono invece felice che, per una volta, la crisi abbia avuto delle conseguenze positive. Che finalmente, seppur per ragioni completamente diverse, sia stata tutelata la libertà di espressione umana, difendendo il sacrosanto diritto di esuberanti ragazze di mostrare le proprie tette in un parco di divertimenti.

E ciò è per me cagione di profondo ottimismo e gioia.
Buon weekend.

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