9 sfumature e 1/2

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Ci sono fenomeni che sono fenomeni ancora prima di essere concepiti.

L’improbabile successo planetario delle 150 sfumature letterarie (50*3) sembrava uno scontato viatico per un altrettanto improbabile successo planetario della versione cinematografica.

Sarà che io certi pruriti fintoalternativi da vecchio madamone di provincia non li ho mai provati, ma il mio interesse per la vicenda è più sociologico che sessuale, se ovviamente per “sociologico” intendiamo: “prendo un aspetto frivolo della società contemporanea che mi stia sul cazzo e ne scrivo malissimo sul mio blog che intanto non se lo cagherà nessuno ma almeno mi sfogo un po’…”.

Evviva la sociologia.

Ma vengo al punto (ahahaha, vengo…ahaha , al punto g… ahahah).

A me ‘sto film ricorda un casino 9 settimane e mezzo, sulla fiducia.

Non per la trama (qualunque essa sia) o gli attori o neppure perché si scopa. O forse sì, perché si scopa e si scopa strano. Perché la gente va a vedere al cinema il film che si scopa strano. E lo fa senza vergogna, non come quando va su youporn col volume del computer al minimo altrimenti Ciccino e Tizietta si svegliano nella cameretta accanto. Ci vanno baldanzosi, con orgoglio. Con soperchieria avanzano verso il botteghino dichiarando tronfi: “2 biglietti per il film che si scopa strano, per favore, perché noi siamo una coppia moderna e audace e ai benpensanti ci sputiamo in bocca”.

Poi me le immagino le strizzatine d’occhio all’uscita, le battutine al doppio senso prese pari pari dall’antologia del Bagaglino, gli sguardi da viveur esperto che sembrano dire “sì vabbé, non era poi ‘sta gran cosa, ho fatto di molto peggio” mentre si discute del film con i colleghi d’ufficio in mensa o con le altre mamme mentre aspettano Ciccino e Tizietta che escano dal corso di judo e pallavolo. Poi la sera tutti su youporn, a volume basso, perché sennò non sta bene.

Gente che magari non è mai andata al cinema negli ultimi 5 anni finalmente si prende la briga di uscire di casa e cosa va a vedere? Il film che si scopa strano? Ma perché allora non Lars Von Trier? Cazzo, io non l’ho visto Nymphomaniac, ma ho avuto sentore che si scopasse stranissimo pure lì. Forse il punto è quello, si deve scopare strano ma sempre in modo socialmente accettabile, con una bella patina scintillante che ricopra tutto come una cazzo di torta alla gelatina. E quindi qualcosa di “audace” ma non troppo “forte”. Che in effetti è una contraddizione in termini.

Io ai miei genitori ci voglio tanto bene, ci voglio. E ho pure tanta stima di loro. Ma io ricordo bene quella sera imprecisata del 1986 in cui, interrompendo un digiuno di tradizione ventennale, decisero di andare al cinema insieme a vedere 9 settimane e 1/2. Film in tv ne guardavano, certo, ma io non li avevo mai visti andare al cinema insieme, come una coppietta. E per certi versi sono affezionato a quel singolo ricordo di complicità episodica.  Ma nel momento stesso in cui uscirono dalla porta di casa, entrarono nel peggior cliché. E questa cosa non gliela perdonerò mai!

Da allora al cinema insieme non ci sono più andati. Ma se per caso decidessero di fare un secondo strappo alla regola, domani, per vedere quest’altro film che si scopa strano, li farei internare.
Con tanto affetto e tenerezza, eh. Ma giuro che lo faccio!

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