5 strane abitudini

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Questa me l’hanno affibbiata, io in realtà non ho 5 strane abitudini, non ne ho neppure 3, ma me le sono dovute inventare, perché quando la tua ragazza ti invita a fare un gioco stronzo su internet, beh, bisogna essere parecchio insensibili, parecchio motivati, o parecchio uomini per rifiutarsi di farlo. E io in questo momento non mi sento nessuna di queste tre cose.

Quindi, senza ulteriori indugi, ecco la mia lista:

  1. Dal momento in cui entro in casa al momento in cui mi addormento ho bisogno di un sottofondo televisivo, anche se raramente guardo davvero cosa è in onda.
  2. Quando vado allo stadio, salgo sempre la stessa rampa di scale per arrivare al mio posto; questo comportamento può rientrare nella categoria “cabale”, no ho anche altre ma è meglio tacere di maglie puzzolenti et similia.
  3. Fino ai 30 e passa anni solevo indossare solo indumenti senza colletto, nella fattispecie t-shirt, odiando con tutte le mie forze camicie e polo; la mia combinazione invernale preferita era scarpe da ginnastica (nere), jeans (blu), t-shirt (nera o bianca), maglione con collo a v (nero) e cappotto (nero); tutto sommato è ancora la mia combinazione invernale preferita.
  4. Quando vado in giro con la nobildonna mia compagna immortaliamo sempre l’evento con una o più foto ad autoscatto, di quelle che prendi la macchina fotografica, te la punti addosso, allunghi il braccio il più possibile, scatti e preghi che, nell’ordine: i soggetti siano rimasti bene, il braccio non sia troppo evidente, lo sfondo sia a fuoco ed eventuali monumenti o robe così non siano stati impallati dalle nostre teste o usciti fuori dall’inquadratura.
  5. Quando cammino saltello. Non riesco ad evitarlo, pur sapendo come fare: quando ero piccolo non mi hanno fatto bene capire che il peso, camminando, deve essere scaricato sul tallone, non in punta, e deve essere a valle, non a monte; così, quando cammino, la gente mi riconosce per il cretino che sono.

Visto che il giochino è stantio e puzza più dei piatti nel mio lavello, lo affibbio a Dedee, perché così impara, Spassky, perché così impara, Roja, perché così impara, Panchin e Secchin perché così riprendono a scrivere (che intanto ormai non imparano più).

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