160 di qst giorni

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L’altro giorno era il 20° compleanno degli SMS. Tanti auguri agli SMS, e tanti auguri a me, perché era pure il mio di compleanno. Ma quella è un’altra faccenda e purtroppo non erano solo 20, i miei.

Il 3 dicembre 1992, mentre io seguivo le prime lezioni di ingengeria nella città natia, un nerd lontano lontano ha acceso il suo computer e ha inviato ad un altro nerd lontano lontano un piccolo messaggio di testo, che gli è comparso sul cellulare. Erano auguri di Buon Natale. Il 3 dicembre. Auguri di Natale. Il tizio era molto previdente o non sapeva proprio che cazzo scrivere. Oppure i primi SMS erano trasportati a dorso di mulo.

Mi fa sempre impressione quando una tecnologia che ho visto affermarsi in età adulta compie così tanti anni. Ero abituato a pensare agli SMS come una cosa moderna, da giovani. Una roba che i miei genitori possono magari anche usare, ma che in fondo non capiscono molto. Mia madre, ad esempio, che ogni volta che deve telefonare col suo cellulare cerca la fessura per metterci il gettone, non ha ancora capito che se digitanto si avvicina al bordo dello schermo non deve fare tanti spazi per andare a capo, ci va da solo! Per non parlare del misterioso uso di maiuscole e minuscole o (oddio!) punteggiatura e caratteri speciali. I suoi rari messaggi assomigliano a dei telegrammi futuristi, sempre che i futuristi inviassero telegrammi, perché io non ne ho mai visto uno. Dovrei conservarli per rivenderli come opera d’arte.

Quindi dal momento che i miei genitori non sanno usare bene gli SMS, gli SMS devono essere una cosa giovane, giusto? Sbagliato. Gli SMS stanno morendo, sono vecchi, hanno 20 anni, cifra tecnologicamente di estremo rispetto, lo stesso tipo di rispetto che portiamo agli anziani. Ma mica quelli puzzolenti che ti spintonano sul bus se non trovano il posto libero. Quelli dolci e gentili, i nostri nonni. Se i nostri nonni fossero nati dopo di noi, ovviamente.

Perché spendere 10, 15, 20 centesimi (a proposito quanto cazzo costano oggigiorno? io ho una tariffa flat, non lo so più), quando gli smartphone hanno messaggi gratis via internet? Viber, WhatsApp, iMessage stanno decisamente soppiantando i vecchi messaggi. Sono talmente abituato ad usare iMessage che quando il pulsantino d’invio diventa verde mi stupisco prima e me ne rammarico dopo. Insomma, mi ruga mandare messaggi normali. Anche se ho la tariffa flat e quindi non li pago. Così, per principio.

Gli SMS vivranno ancora. Almeno finché ci saranno persone incapaci di maneggiare un touchscreen, tipo i miei genitori. Quindi spero vivano ancora a lungo, perché ai miei genitori in fondo sono affezionato, povere bestie. Non sporcano neppure molto. Non entrambi, comunque. Ma è innegabile che quel tipo di tecnologia stia diventando obsoleta in tempi piuttosto rapidi.

 

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